Nella sezione in cui parliamo delle aree d’azione di Lab4News, abbiamo anche sottolineato come nuove tecnologie siano dunque auspicate e necessarie per arricchire l’esperienza dell’utente con nuovi contenuti, promuovendo la consapevolezza della pluralità di voci nel dibattito pubblico e la dissoluzione delle camere d’eco.
Ma vediamo, cosa sono quelle che abbiamo appena definito camere d’eco, o echo chambers?
In realtà si tratta di stanze all’interno delle quali ci siamo possibilmente mossi tutti, almeno una volta nella vita, anzi sicuramente molto spesso, se siamo assidui frequentatori dei social network.
Il vocabolario Treccani online definisce le camere d’eco come situazioni “in cui informazioni, idee o credenze più o meno veritiere vengono amplificate da una ripetitiva trasmissione e ritrasmissione all’interno di un ambito omogeneo e chiuso, in cui visioni e interpretazioni divergenti finiscono per non trovare più considerazione.
Si tratta quindi di quei contesti che, sui social media, portano alla creazione di uno stato di isolamento ideologico degli individui.
Ma come e possibile?
Essere esposti a situazioni nella quali riceviamo una serie di informazioni o idee che rafforzano il nostro punto di vista, non solo ci renderebbe più propensi ad esprimere la nostra opinione perché sappiamo che essa sarebbe possibilmente appoggiata dal nostro gruppo di appartenenza, ma ci allontanerebbe dal ricercare altre risorse che potrebbero darci una visione più critica e obiettiva della situazione.
E questo cosa comporta?
Detta molto semplicemente, gli individui sono più propensi a manifestare le proprie idee se sanno di poterlo fare tra simili, cioè tra persone con cui condividono opinioni, tendenze politiche, di voto, di credo o altro. In effetti quello che semplicisticamente chiamiamo “senso di appartenenza” la fa da padrone in queste situazioni! In qualche caso, però, queste stesse persone non solo sono più predisposte a condividere le proprie idee, ma hanno anche meno remore a farlo con toni accesi e virando verso le posizioni più estreme, proprio perché sanno di godere di un certo sostegno.
Non a caso tra gli effetti delle echo chamber ci sarebbero estremizzazioni e polarizzazioni di gruppo, molto pericolose quando la posta in gioco è rappresentata per esempio da questioni importanti per la nostra vita sociale e politica.
La domanda è: c’è davvero un modo in cui possiamo usare le nuove tecnologie per evitare che questi fenomeni degenerino? Lab4news nasce anche per questo!